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Genesa… Confusioni… O business

Genesa… Confusioni… O business profittatore dei creduloni?

Per spiegare ad alcuni amici come è possibile che una genesa funzioni anche se non poggia e la si tiene sospesa… Cercherò di parlarvi della vita, della forma, delle verità geometriche sacre…

 

” L’embriologia umana, come del resto l’embriologia in genere, studia lo sviluppo embrionale, cioè le primissime fasi della vita, che hanno inizio con lo zigote. Il termine embrione viene utilizzato con significati non sempre coincidenti. Le prime fasi di sviluppo dell’organismo umano comunque sono universalmente definite: zigote, morula, blastula e gastrula.

 

Lo zigote, dal greco antico ζυγωτός (zygōtós): unito o aggiogato, è una cellula che si ottiene con la fecondazione, ovvero dalla fusione di due cellule specializzate (i gameti, maschile e femminile), normalmente aploidi (n), in una cellula con un maggior grado di ploidia, normalmente diploide (2n).

 

 

La morula è la fase che attraversa un organismo durante i primi stadi della gestazione. È composta da un aggregato di cellule che si formano nei primi stadi dello sviluppo embrionale, durante la segmentazione dello zigote. Il nome deriva dalla forma a grappolo di questo aggregato, che somiglia, appunto, a una piccola mora”.

 

 

Morula allo stadio di 8 blastomeri

” Dopo la fecondazione lo zigote si divide ripetutamente per mitosi, dando origine a cellule sempre più piccole, chiamate blastomeri, e perciò il volume complessivo non aumenta…

 

I blastomeri possono subire tre differenti divisioni: totale: quando si ha la formazione di due nuclei e la scissione del citoplasma con la formazione di due cellule; parziale: quando si ha la formazione di differenti nuclei ed una parziale scissione del citoplasma ma resta comunque un’unica cellula; formazione di nuclei differenti nella cellula iniziale ma senza divisioni citoplasmatiche come negli insetti…”

 

Dunque, diciamocelo…

Due gameti si incontrano e dal due nasce l’uno…

Genesa… al completamento di ciò che si è divulgato fin ora… Sarebbe da usare sul lato triangolare… Per generare la somma dei due da cui nasce l’uno… la vita.

Il Numero Tre è il simbolo del ternario, la combinazione di 3 elementi. Il ternario è uno dei simboli maggiori dell’esoterismo. In questo concetto risiede, quindi, il significato del Numero Tre.

 

Il significato del numero TRE

” Primo numero dispari, poiché l’uno non è considerato un numero, il 3 è profondamente attivo e possiede una grande forza energetica. È il simbolo della conciliazione per il suo valore unificante. Infatti tanto il Due separa quanto il Tre riunisce. La sua espressione geometrica è il Triangolo, simbolo esemplare del ritorno del multiplo all’unità: due punti separati nello spazio, si assemblano e si riuniscono in un terzo punto situato più in alto.

 

 

Inoltre il rapporto della triade con l’unità può essere espresso da un triangolo equilatero, ovvero dall’identità del 3. Qui, in ognuno dei tre angoli diversamente indicati è data ogni volta la triade intera. È il primo numero di armonia, di soluzione del conflitto dualistico, ed è per questo considerato un numero perfetto.

 

 

Il 3 apre la strada della mediazione e permette di uscire dall’antagonismo, superando la visione parziale e riduttiva del dualismo, poiché due elementi non possono essere conciliati che con l’ausilio di un terzo elemento. La triade sintetizza i poli opposti della diade. Il 3 è dunque numero simbolo di vitalità e radice di ogni ulteriore estrinsecazione delle operazioni dell’Uno nell’alterità del molteplice. Nella mitologia e nel culto è l’espressione della Trinità (una riunione di dei in gruppi di 3), come simbolo dell’unità sostanziale.

 

 

Nel simbolismo religioso del Medioevo, apparvero molte varietà di tali figure:

 

Il triangolo in combinazione con la croce simboleggiava la morte sulla croce di Gesù per i peccati umani, la risurrezione di lui da parte di Dio Padre, il pentimento dei cristiani e l’indulgenza dello Spirito Santo.

 

I tre pesci che compongono il triangolo significavano: Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Salvatore. Hanno anche segnato la Trinità.

 

Un triangolo contenente le lettere greche Omicron, Omega e Nu.

 

Queste lettere significano le parole εγω ειμι ο ων, pronunciate da Dio a Mosè da un roveto ardente (Esodo 3:14), che si traducono in “Io sono Geova”.

 

Letteralmente, la frase è stata presa dalla Settanta, un’antica traduzione greca dell’Antico Testamento.

Tre figure di conigli in esecuzione creano due triangoli, interni ed esterni. Il simbolo era spesso presente come elemento in rilievo di architettura e dettagli in legno. Il segno segna anche il Dio uno e trino. Tale immagine si trova nei dipinti murali dell’antico Egitto e, forse, simboleggiava quindi un uomo, una donna, prole.

 

 

Nel periodo della formazione della filosofia antica, l’astronomia, la geometria, i segni delle triadi acquisirono ulteriore significato. Il tutto, composto da tre parti, significava qualità umane, stati, azioni, fenomeni naturali, elementi, oggetti celesti, relazioni temporali, tipi di arte, funzioni matematiche, altri concetti. Comparvero varianti visive di elementi intersecanti di forme triangolari e la loro combinazione con altre forme geometriche.

 

Dio è Uno e Trino, nel senso che è Padre, Verbo o Figlio e Spirito Santo o Madre Divina. I significati di questi tre attributi del Dio Unico si possono così riassumere: il Padre è il Principio o l’Arkè, e ingenito, innascibile. Da Lui procedono il Figlio e lo Spirito Santo. Il Figlio o Verbo, Logos, è lo stesso Dio come pensato, Idea. Lo Spirito Santo è l’amore di Dio.

In altre parole, il Verbo o Figlio è la seconda persona della Trinità. Essa procede dal Padre per via di intellezione e di autentica generazione spirituale.

Dio conoscendosi (Padre) genera ab aeterno l’Idea di sé stesso (Verbo-Figlio), ma rimanendo immutabilmente identica la sua natura divina o sostanza. Di conseguenza, il Verbo si distingue realmente dal Padre solo in linea di relazione, ovvero come termine della filiazione opposta alla paternità. Il Verbo è consustanziale al Padre, ossia della stessa natura o sostanza del Padre e con ciò in tutto uguale a Lui”.

 

Dunque a prescindere se Genesa tocca o non tocca, dritta, appesa o dondolante…

Santo cielo… Sarebbe più onesto parlare di concorrenza sleale…

In cui si pubblicizzino solo alcuni prodotti fatti dal solo costruttore tal dei tali…

Insomma a dire il vero a parte il regno dell’ignoranza non si palesa altro…

 

 

Michela Chiarelli

 

 

Articolo tratto da una ricerca
Fonti:
Wikipedia
Piccola guida dell’apprendista di Filiberto Melia
https://agromassidayu.com 2021/il simbolo della trinità

 

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